Tutti i trucchi per rimanere concentrato in maniera leale e sleale. Tecniche testate per migliorare la concentrazione
Come aumentare e migliorare la concentrazione è nel nostro periodo storico un argomento scottante.
Oggi ci passa davanti agli occhi una quantità tale di informazioni che siamo obbligati a ignorare qualcosa.
Secondo Magnus Lindkvist, un futurologo (sì, esiste anche questo lavoro), in un giorno leggiamo una media di 10 mb di informazioni, ascoltiamo circa 400 mb di suoni e 1 mb di informazioni ci lampeggia davanti agli occhi ogni secondo (sono circa 86 gb al giorno).
È ovviamente una statistica ma pensi che tutte queste informazioni siano per noi importanti? Assolutamente no!
Ecco perché è importante concentrare la nostra attenzione ed il nostro focus sulle cose maggiormente produttive, specialmente nello studio.
Tutti sappiamo che la concentrazione aiuta a rendere di più sullo studio e migliora il funzionamento della memoria, ma non tutti sappiamo veramente come fare per trovare la concentrazione o rimediare ai momenti in cui la concentrazione è scarsa.
Qualcuno per ottenere risultati simili e concentrarsi meglio arriva addirittura a prendere dei farmaci, integratori o sostanze varie ed eventuali con la speranza di migliorare la propria attenzione.
Sono necessarie pasticche o integratori per dare il massimo nello studio e migliorare la concentrazione?
Per risponderti ti faccio l’esempio di un mio studente “anziano”, non perché abbia “una certa età”, ma perché ha fatto il primo corso con me diversi anni fa, credo nel 2010.
Quando io e Domenico ci siamo conosciuti, lui era iscritto al primo anno di università, nella facoltà di economia e non andava come avrebbe voluto. Anche perché doveva conciliare lo studio con l’attività di famiglia, un’attività già ai tempi in forte crescita ed espansione, che richiedeva dunque molto impegno, anche in termini di tempo.
Domenico non era il classico secchione, ma si impegnava e studiava, quando non lavorava passava praticamente giorno e notte tra i libri perché voleva laurearsi quanto prima.
Probabilmente già conosci le più comuni difficoltà che incontra un professionista che non si accontenta di lavorare e basta ma vuole di più, e quindi studia, le classiche sono:
– Poco tempo per sè;
– Fatica a rimanere concentrato;
– Difficoltà nel conciliare le attività;
– Testa al lavoro mentre studi e viceversa;
– Poca motivazione nel sedersi a studiare;
– Difficoltà nella comunicazione con i prof;
– E tanto altro…
Domenico mi disse che era venuto al corso perché era la sua ultima speranza di concludere con successo l’università, e magari anche in corso.
Mi raccontò che pur di stare concentrato aveva provato integratori di ogni tipo, rimedi naturali, studiava in gruppo, da solo, con la musica, la notte, si scolava la caffettiera; le aveva provate veramente tutte per migliorare la propria concentrazione.
Eppure, si distraeva con una facilità incredibile, leggendo su Google aveva addirittura pensato di avere dei disturbi di apprendimento.
Mi disse che si sentiva piuttosto insoddisfatto: non perché non ottenesse buoni risultati, ma perché gli sembravano troppo pochi e non riusciva mai a goderseli. C’era sempre altro da studiare, un altro esame da preparare e nel mentre sul lavoro c’era qualche casino.
Anche quando riusciva con fatica ad incastrare tutto e prendeva un bel voto all’esame comunque non sembrava mai abbastanza. Eppure si stava già privando di tante cose: Usciva pochissimo, sacrificava nottate e week-end interi sui libri. Si sentiva così inadeguato che aveva già pensato di lasciare l’università più di una volta.
Trasformare la motivazione in azione
Poi venne a sapere dei miei corsi da un suo caro amico che aveva già fatto diversi corsi con me. Quando seppe che poteva dedicare meno tempo allo studio ottenendo il doppio dei risultati e che avrebbe potuto imparare come gestire il tempo conciliando tutto, si sentì felice, elettrizzato, praticamente non aspettava altro!
Però, aveva anche paura: avrebbe funzionato anche per lui? Era davvero la cosa giusta?
Qualche anno dopo mi svelò che chiese a tutti i ragazzi che avevano già frequentato un corso con me che tipo di risultati avessero ottenuto, ma nonostante i feedback straordinari non era ancora del tutto convinto.
Provò quindi ad immaginare a come quell’investimento di tempo e denaro l’avrebbe aiutato, a quell’esame che da tempo lo ostacolava, a quanto sarebbe stato più veloce, efficace, a come avrebbe vissuto lo studio ed il lavoro con più serenità.
Pensò a quanto tempo in più per sé avrebbe avuto ed alla fine si disse che sì, ne valeva davvero la pena.
Questa sua martellante esitazione lasciò presto il posto all’impazienza: aveva voglia di mettersi alla prova, di ottenere subito grandiosi risultati. Giorno dopo giorno, tecnica dopo tecnica, Domenico trasformò quella motivazione in azioni concrete (che sono quelle che creano i risultati).
Basta solo applicare il sistema giusto
Si mise alla prova, e scoprì con eccitazione e sorpresa che era davvero semplice migliorare la sua concentrazione ed ottenere i risultati che desiderava. Era semplice perché lui aveva tutte le potenzialità per farcela!
Gli sembrava assurdo aver pensato di lasciare l’università, di non essere capace, era bastato il sistema giusto per far fioccare risultati incredibili!
In tutto questo, quello che ha veramente acquistato Domenico non è solo una buona gestione del suo tempo o un metodo di studio efficace, è stata una grandissima sicurezza in se stesso e questo è quello che più gli ha fatto la differenza.
Avere la certezza al di fuori di ogni dubbio che hai già tutto dentro di te, sapere che sei già un cavallo vincente, e che devi soltanto imparare a galoppare per raggiungere il traguardo, può veramente cambiarti la vita.
Domenico, in un anno accademico (quindi non 12 mesi, ma meno), oltre a far crescere il fatturato ed aver acquisito nuove responsabilità e qualità professionali nell’azienda di famiglia, ha totalizzato 92 crediti all’università, laureandosi in corso (o inTempo come dico io).
Novantadue! No-van-ta-due, non so se è chiaro il risultato. In un anno accademico ce ne sono 60, lui ha fatto esami per più di un anno e mezzo in neanche 10 mesi.
Pillole miracolose per la concentrazione? Acutil Fosforo (o simili)? Ha mangiato tanto pesce che lo ha reso intelligentissimo? Il sangue di San Gennaro? La reincarnazione di Einstein?
No, niente di tutto questo! “Solo” un corso con me e tanta voglia di fare. Not bad eh!?
L'(in)utilità degli integratori per lo studio e per migliorare la concentrazione
Io personalmente da studente lavoratore ci sono passato dalla sensazione di ansia e stress pre-esame, ho vissuto molte delle cose accadute a Domenico e sono certo che anche tu ti sei trovato in tante delle cose che hai letto.
Ma soprattutto ci sono passato dalla frustrazione di non avere i risultati che avrei voluto per me, quindi, ne ho provate tante, dalla caffeina con l’idea che mi avrebbe aiutato a rimanere più sveglio e attento (sarà vero o falso?), alle pastigliette di ginseng e guaranà vendute con la faccia di Einstein sulla scatola, che recitavano:
“Come avere la concentrazione, la memoria e l’intelligenza di Einstein”
Che slogan!
Ed io da giovane studente (un po’ disperato per via della sessione di esami vicina) ci cascai con entrambi i piedi…
E ti dirò di più, da queste sostanze percepivo anche un certo beneficio. Solo più avanti nel tempo e con un po’ di esperienza dovuta allo studio del cervello, ho capito che era per lo più un effetto placebo.
Da poco ho visto addirittura che qualcuno sponsorizza delle gomme da masticare per aumentare la concentrazione…
Ok, direi che siamo veramente arrivati al grottesco!
Conosco bene i miei studenti, so che sono più intelligenti della media delle persone e che quindi difficilmente cadono in bufale di questo tipo.
Spero caldamente che la maggior parte delle persone che investe il suo tempo nel leggere anche solo un articolo di questo blog sia abbastanza sveglia da non farsi prendere per il naso da queste magiche soluzioni.
Qualora mi sbagliassi e sei un forte sostenitore di queste cose è bene che io ti avvisi: Hai sbagliato posto!
Sì, non mi piace avere peli sulla lingua, devo dirtelo: Stai regalando i tuoi soldi.
Probabilmente nemmeno pochi, infatti normalmente queste cose costicchiano. Lungi da me giudicare come ognuno spende i suoi soldi eh!
Qui parlo di fatti concreti relativi al funzionamento di questi “aiutini” alla concentrazione. (Comunque se proprio vuoi sperperare i soldi, fammi sapere, ho in mente centinaia di modi per farlo in maniera divertente!)
Occhio eh!? Lungi da me dire che l’integrazione alimentare sia buona o cattiva (non è la mia materia).
La domanda è un’altra:
Questi “Aiutini” sono determinanti nel migliorare la concentrazione?
La risposta credo che la diano i numeri, poi l’effetto placebo è un altro paio di maniche.
Sicuramente diverso è quando ci inciampi sopra, di cadere capita a tutti, è successo anche a me molti anni fa.
Dai, tutti siamo stati infinocchiati qualche volta nella vita, anche se non ci piace ammetterlo, però è diverso continuare a perseverare nell’errore con convinzione, senza magari informarsi.
“Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”
Come ti ho detto, anche io ho provato questi integratori miracolosi altrimenti oggi non sarei qui a parlartene.
Quindi, oggi, puoi appartenere a 3 categorie:
- Chi ha già provato le pastigliette (o simili) e ne è un fan sostenitore.
- Chi ha già provato le pastigliette (o simili) perché ci è cascato.
- Chi non le ha mai provate.
Ai primi ed ai secondi direi che hanno un buon motivo per leggere questo articolo tutto d’un fiato per capire meglio con cosa hanno a che fare.
A te che sei nel terzo gruppo invece sai che dico? Provale!
“Vincenzo, mi hai fatto un pippotto su queste cose e poi…”
Vedi, io sono uno molto pragmatico, la teoria mi incuriosisce, leggo moltissimo, ma poi chiudo il libro e voglio provare. Sono il classico scettico intelligente, di quelli che si dicono: “Non ci credo… ma comunque lo voglio provare e vedere con i miei occhi.”
Guarda caso la maggior parte dei miei studenti (per non dire tutti) sono così, prima di frequentare un mio corso sono scettici, non si fidano granché, ma poi…Vai a vedere che recensioni mi lasciano!
Quindi mi raccomando:
Non fidarti di quello che ti dico… provalo e poi mi dirai!
(Naturalmente in questo caso specifico parlando di sostanze che hanno a che fare con il nostro corpo, chiamerò in causa anche la scienza, che tende ad essere abbastanza credibile. Ovviamente mai quanto me! 😉 )
In tutti e tre i casi però, è bene che prima di parlarti di quello che Hollywood qualche anno fa ha chiamato NZT è giusto che io lo chiarisca per bene, una volta per tutte:
Se vuoi migliorare notevolmente la tua concentrazione e ottenere dei risultati importanti, ti servono:
- Una buona gestione del tempo o tecniche per pianificare efficacemente.
- Conoscere ed applicare un metodo di studio veloce ed a lungo termine.
Se proprio dovessi scegliere qualcosa di bonus ti aggiungerei qualche tecnica di concentrazione ed auto-motivazione.
Ma di certo, le pillole magiche che trovi su siti web più o meno dubbi (con testimonianze totalmente dubbie) non sono e non saranno mai la tua soluzione.
Certo, ci sono degli integratori ma vanno usati nel modo giusto. Ti faccio un esempio con lo sport ed i muscoli:
Sei uno sportivo che utilizza delle proteine in polvere per aiutarsi nel raggiungimento della massa muscolare desiderata?
Se poi ti alleni nel modo sbagliato (o ancora peggio non ti alleni), quelle proteine non ti aiuteranno per niente.
Invece sai cosa può aiutarti se non hai voglia di allenarti? Il Doping (ed anche lì “qualcosina” devi fare). Quello ti aiuterà perché con meno tempo dedicato all’allenamento otterrai di più.
“Ehi Vincenzo ma che dici!!! Il doping fa male!!!”
Lo so bene, ma non so fino a che punto la pigrizia di qualcuno si potrà spingere, quindi non finirò mai di stupirmi.
Sei alla ricerca della pillola magica per migliorare la concentrazione?
Qualcuno cerca con tutto se stesso la pillolina magica come nel film Limitless. (Se mi segui da un po’ sai che sono appassionato di cinema e spesso utilizzo similitudini con dei film per far arrivare meglio un messaggio.)
In questo caso il film Limitless è un grande esempio:
La storia di uno scrittore affetto dalla sindrome della pagina bianca che incappa quasi casualmente in una pillolina (di nome NZT 48) che sprigiona poteri sopiti del cervello (memoria, concentrazione, velocità di lettura, calcolo, pianificazione etc.), insomma ti rende per un breve periodo una super mente.
Piccolo dettaglio, questa droga ha un effetto collaterale che nel giro di poco tempo ti porta alla morte (Se vuoi sapere come va a finire guarda il film oppure… – SPOILER – sappi che il protagonista non muore ma anzi, vince sui cattivi).
L’NZT 48 non esiste davvero, è pura invenzione, però ammetto che sarebbe veramente tanta roba avere delle capacità come quelle… No, mi dispiace, neanche dopo i miei corsi arrivi a tanto, però ad alcune cose ti avvicini molto 😉
Ah, prima che qualche simpaticone inizi a postarmi qui sotto dei link di vari siti farlocchi sull’argomento facciamo un’ulteriore specifica a quanto appena detto riportandovi dei dati scientifici.
Se mi conosci già e ti fidi di quanto ti ho appena detto puoi saltare le prossime informazioni riquadrate, se invece vuoi qualche dato in più, vai avanti… (se mi conosci e leggi comunque, stai tranquillo, non mi offendo… lo so che sei curioso).
La scienza sulle sostanze che migliorano concentrazione e capacità cognitive
Quello che segue è un riassunto di ampi ed interessanti studi scientifici sull’argomento, ti allego le fonti.
Esistono sostanze che permettono di migliorare le capacità cognitive aumentando il rilascio di agenti neurochimici (neurotrasmettitori, enzimi e ormoni), stimolando quindi la crescita nervosa. Le sostanze maggiormente utilizzate sono le sostanze nootrope.
Già dai primi studi farmaceutici si scoprì che il loro principale utilizzo sta nel migliorare alcuni disturbi dell’apprendimento ma ormai da qualche anno a questa parte qualcuno le utilizza per migliorare la concentrazione ed essere più produttivo.
Va però detto che queste sostanze non sono il nuovo NZT 48 nel mondo reale, ma un ausilio per chi ha dei seri disturbi.
Ci sono da specificare delle differenze sui nootropi, potremmo infatti dividerli in due diverse categorie, non ho intenzione di approfondire i due punti perché non è lo scopo dell’articolo, ma in breve ti basti sapere che ci sono i:
– Farmaci psico-stimolanti e nootropi.
– Nootropi per integrazione alimentare
All’interno della prima categoria sono compresi diversi principi attivi impiegati per il trattamento di svariate patologie dell’apprendimento o utili per risolvere l’evoluzione di malattie degenerative.
Fortunatamente i farmaci con funzioni nootropiche non vengono venduti liberamente ma necessitano di una prescrizione medica.
I rischi di questi farmaci sono assuefazione e dipendenza
La seconda categoria invece la trovi facilmente anche online, si tratta di integratori, rimedi per lo più naturali o sostanze che il nostro organismo produce naturalmente, ecco alcuni esempi:
- L-Teanina (Amminoacido che si trova comunemente nel tè)
- Rodiola (Pianta diffusa in Asia)
- Ginseng
- Caffeina
- Vinpocetina
- Guaranà
- Ginkgo Biloba
- Acido Folico
- Bacopa Monnieri (Erba diffusa in India)
- Vitamine B1, B2, B3, B5, B6 e B12
- Fiori di Bach
Insomma in queste gomme da masticare, pillole o flaconi “miracolosi” c’è un bel cocktail di sostanze che prese singolarmente sono assolutamente utili (e costano molto meno, aggiungerei).
Ovviamente da qui a dire che:
Grazie all’acutil fosforo, (per citare uno dei più famosi) prepari millemila esami in un anno…
Credo che ce ne passi un po’.
Insomma, funzionano davvero?
Con certi nootropi gli effetti sono lievi e graduali, come con gli induttori della crescita nervosa, e possono impiegare anche mesi prima di dare degli effetti.
Dall’altra parte invece, ci sono dei nootropi ad effetto profondo ma su alcuni di questi la ricerca non ha ancora la certezza matematica dell’assenza di effetti collaterali.
L’organismo umano è un sistema complesso, come tale non è possibile prevedere con totale certezza che non si abbia una reazione avversa ad uno o più composti.
Molti composti nuovi ed esotici, non sono noti per essere sicuri o ben tollerati, il loro uso diventa quindi un rischio, sconosciuto, ma possibile.
Va infine considerato che esistono studi scientifici a sostegno di alcuni di questi benefici ma buona parte degli effetti attribuiti ai nootropi non sono ancora stati oggetto di formali sperimentazioni.
Detto questo, ti ricordo che la mia materia di specializzazione è la Gestione del Tempo e che il mio scopo non è fare divulgazione scientifica.
Rientra tra i miei doveri però metterti in guardia da bufale ben studiate ed indirizzarti sulla giusta strada per il tuo successo. Se vuoi approfondire qualche ricerca scientifica in merito, ti allego un paio di link del Centro Nazionale per le Informazioni Biotecnologiche:
- Test sull’alterazione della memoria con l’utilizzo di farmaci nootropi su ratti albini.
- Nootropi: Proprietà farmacologiche e uso terapeutico.
Se invece hai già capito il concetto che volevo veicolare eccoti una serie di credenze (ma anche di falsi miti) che ti faranno cestinare definitivamente l’idea dei chewingum o delle pillole Limitless.
P.S.
Normalmente nei miei articoli parlo di tecniche o di come usare intelligentemente il nostro tempo per ottenere grandi risultati. Anche se migliorare la concentrazione aiuterebbe a gestire il proprio tempo in maniera diversa, questo è sicuramente un articolo particolare, un po’ diverso dal solito, però sentivo il bisogno di aiutare qualcuno… Dimmi che ne pensi nei commenti.